Differenze tra le versioni di "Amida"
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Per amore di questa divinità i Giapponesi si toglievano la vita, murandosi vivi nella speranza di rinascere nel paradiso del [[Sukhavati]]. | Per amore di questa divinità i Giapponesi si toglievano la vita, murandosi vivi nella speranza di rinascere nel paradiso del [[Sukhavati]]. | ||
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Versione delle 18:14, 24 gen 2013
Supremo signore del paradiso giapponese, uno dei cinque Nyorai, venerato come protettore del genere umano e come personificazione della grande divinità buddista indiana Amitabha. Amida concede il perdono e dispensa le gioie del paradiso per l'eternità. II suo culto si diffuse in Giappone con la setta di Jodo-Shu, fondata nel 1175 da Ho-nen, e con quella di Jodo-Shinshu, fondata nel 1224 da Shin Ran (1174-1268). Viene rappresentato in molte maniere; sopra un altare montante un cavallo a sette teste (immagine antichissima che taluni mitologi fanno risalire a settemila anni fa), oppure con una ricca veste ornata di perle e di pietre preziose, o ancora con tre teste ciascuna con barba ondeggiante. Uno dei suoi aspetti aveva nome Kanroo.
Culto
Per amore di questa divinità i Giapponesi si toglievano la vita, murandosi vivi nella speranza di rinascere nel paradiso del Sukhavati.