Amesha Spenta

Nome collettivo che significa, in avestico, «i santi immortali». Sono gli spiriti supremi, di solito sette, che servono Ahura Mazda, aiutandolo nel governo del mondo. Sono in parte una personificazione di attributi o funzioni di quest’ultimo, in parte una trasfigurazione operata da Zarathustra di geni naturalistici già esistenti. Discendono sopra una strada di luce a raccogliere le offerte che vengono loro presentate.

Lista degli Amesha Spenta[modifica]

Gli Amesha Spenta sono:

  • Vohu Manah («il buon pensiero»),
  • Asha Vahishta («il retto ordine»),
  • Zsadra Vairva («il desiderato dominio dell’Essere supremo»),
  • Armaiti («la pietà, la santa devozione»),
  • Haurvatat («la salute, la perfezione»)
  • Ameretat («l'immortalità»);
  • Sraosa («l’obbedienza»), spirito mediatore destinato a sconfiggere alla fine dei tempi Aesma Daeva («la furia»).

INTERPRETAZIONE[modifica]

Nell'ambito della rivoluzione che Zarathushtra portò nella religione iranica, cancellando numerose divinità precedentemente venerate, e riducendo sostanzialmente lo scenario cosmico ai due princìpi opposti Ormuzd e Ahriman, l'introduzione degli Amesha Spenta, i Santi Immortali, rappresenta una parziale concessione al permanere di concezioni più antiche. Apparentemente questi, che in genere vengono impropriamente chiamati Arcangeli, sono delle semplici personificazioni di concetti astratti, come emerge inequivocabilmente dai loro nomi. Ma dietro questa estrema concettualizzazione, esiste una precisa connessione tra questi "arcangeli" e gli elementi del cosmo, che li ricollega alla onnipresente idea della costituzione del mondo a partire dal corpo di una divinità. Infatti, veniamo a sapere che Asha Vahishta è in rapporto col fuoco, Vohu Manah col bestiame, Zsadra Vairva con i metalli, Armaiti con la terra, Haurvatat con l'acqua e Ameretat con le piante. D'altronde, l'idea di esseri intermediari associati con gli elementi cosmici è variamente presente in molte tradizioni religiose, e troverà terreno fertile soprattutto nell'esoterismo (v. Elementari).