Differenze tra le versioni di "Amenti"

Riga 1: Riga 1:
Per gli antichi Egiziani era l'Occidente o Regno dei morti; regione oscura, che il sole percorre dopo il tramonto, dove i morti pervengono con la barca di [[Ra]]. Secondo il Libro dei Morti, il giudizio delle anime vi è compiuto da [[Osiride]] il quale, seduto sul trono in una cappella della grande sala « Maaty » (ossia delle due [[Maat]]: la Verità e la Giustizia) il cui soffitto è coronato da fiamme e da emblemi della verità, presiede il tribunale, formato da quarantadue sacerdoti che siedono in fondo alla sala; davanti a loro sta la grande bilancia che serve per la cerimonia della psicostasia, ossia «pesatura dell'anima» del defunto. Uno dei piattelli contiene una piuma, simbolo della Verità; nell'altro deve essere posto il cuore del giudicando. Il morto che entra nella sala viene accolto da [[Maat]], dea della Verità; quindi [[Horus]] e [[Anubi]] prendono il suo cuore e provano sulla bilancia per vedere se sia più leggero della Verità; [[Thoth]], lo scriba degli dèi, insieme con la consorte [[Maat]], annota il risultato su una tavoletta e Io comunica ad [[Osiride]]. I morti che non superano la prova non possono essere ammessi nel regno di [[Osiride]]. I giudici, che sono muniti di spade, devono punire il peccatore, il quale deve poi essere sbranato da [[Aam]], il Mostro divoratore dell'Occidente, del quale peraltro non si hanno altre notizie (v. [[Sekhet-Jaru]])
+
Per gli antichi Egiziani era l'Occidente o Regno dei morti; regione oscura, che il sole percorre dopo il tramonto, dove i morti pervengono con la barca di [[Ra]]. Secondo il Libro dei Morti, il giudizio delle anime vi è compiuto da [[Osiride]] il quale, seduto sul trono in una cappella della grande sala «Maaty» (ossia delle due [[Maat]]: la Verità e la Giustizia) il cui soffitto è coronato da fiamme e da emblemi della verità, presiede il tribunale, formato da quarantadue sacerdoti che siedono in fondo alla sala; davanti a loro sta la grande bilancia che serve per la cerimonia della psicostasia, ossia «pesatura dell'anima» del defunto. Uno dei piattelli contiene una piuma, simbolo della Verità; nell'altro deve essere posto il cuore del giudicando. Il morto che entra nella sala viene accolto da [[Maat]], dea della Verità; quindi [[Horus]] e [[Anubi]] prendono il suo cuore e provano sulla bilancia per vedere se sia più leggero della Verità; [[Thoth]], lo scriba degli dèi, insieme con la consorte [[Maat]], annota il risultato su una tavoletta e Io comunica ad [[Osiride]]. I morti che non superano la prova non possono essere ammessi nel regno di [[Osiride]]. I giudici, che sono muniti di spade, devono punire il peccatore, il quale deve poi essere sbranato da [[Aam]], il Mostro divoratore dell'Occidente, del quale peraltro non si hanno altre notizie (v. [[Sekhet-Jaru]])
  
 
[[Categoria:Mitologia Egizia]]
 
[[Categoria:Mitologia Egizia]]
 
[[Categoria:Oltretomba]]
 
[[Categoria:Oltretomba]]

Versione delle 18:38, 3 ago 2009

Per gli antichi Egiziani era l'Occidente o Regno dei morti; regione oscura, che il sole percorre dopo il tramonto, dove i morti pervengono con la barca di Ra. Secondo il Libro dei Morti, il giudizio delle anime vi è compiuto da Osiride il quale, seduto sul trono in una cappella della grande sala «Maaty» (ossia delle due Maat: la Verità e la Giustizia) il cui soffitto è coronato da fiamme e da emblemi della verità, presiede il tribunale, formato da quarantadue sacerdoti che siedono in fondo alla sala; davanti a loro sta la grande bilancia che serve per la cerimonia della psicostasia, ossia «pesatura dell'anima» del defunto. Uno dei piattelli contiene una piuma, simbolo della Verità; nell'altro deve essere posto il cuore del giudicando. Il morto che entra nella sala viene accolto da Maat, dea della Verità; quindi Horus e Anubi prendono il suo cuore e provano sulla bilancia per vedere se sia più leggero della Verità; Thoth, lo scriba degli dèi, insieme con la consorte Maat, annota il risultato su una tavoletta e Io comunica ad Osiride. I morti che non superano la prova non possono essere ammessi nel regno di Osiride. I giudici, che sono muniti di spade, devono punire il peccatore, il quale deve poi essere sbranato da Aam, il Mostro divoratore dell'Occidente, del quale peraltro non si hanno altre notizie (v. Sekhet-Jaru)