Alperer

Nelle regioni alpine di lingua tedesca è diffusa la credenza nell'Alperer, un malgaro gigantesco e dall'aspetto mostruoso, costretto a vagare per espiare le sue colpe.
In alcune regioni si crede che appaia sotto le spoglie di un orribile cane dalla coda in fiamme, ma più spesso viene paragonato ai draghi volanti che sputano fuoco o ritenuto un'incarnazione del diavolo. La sua apparizione sotto forma di creatura di fuoco che si libra in volo è forse da collegare al fenomeno delle stelle cadenti, ipotesi confermata anche dalla credenza, diffusa in alcune regioni, che le sue apparizioni si verifichino nel periodo di San Lorenzo (10 agosto) e di San Martino (11 novembre).
In Tirolo, nel giorno di san Michele, una figura rituale che rappresenta l'Alperer, e cioè un ragazzo con una maschera sul volto e ricoperto di pelli di animali, accompagna la transumanza del bestiame. Per questo motivo la discesa dagli alpeggi veniva definita in passato direttamente 'Alberer-' o 'Almerfahren' (= viaggio di Alberer o Almerer, dove 'Almerer' è l'appellativo austriaco di questo spirito). Il fenomeno presenta delle affinità con quei cortei in maschera noti, nei paesi di lingua tedesca, come 'Perchtenlaufen' (= corsa delle Perchten, Berchta). L'Alperer appare però soprattutto nei periodi delle festività sacre.

Iconografia

I caratteri fisici di questo personaggio delle credenze popolari sono variabili e vanno dall'immagine di un gigante delle montagne a quella di un drago. Esso viene anche descritto come una creatura mostruosa, metà uomo e metà cavallo (detta in tedesco 'Holzrnann'). Nei racconti tradizionali saltano all'occhio le similitudìni con il cacciatore selvaggio e la Caccia Selvaggia.