Ahriman

Nell’antica religione persiana e nei libri dello zoroastrismo, Ahriman o Angra Mainyu è il dio delle tenebre, l’eterno distruttore del bene, personificazione e creatore del male, portatore di morte e malattie. È conosciuto anche come Ahriman e il suo nome significa “spirito diabolico”. Viene visto come la personificazione del male che guida le forze oscure contro le schiere di Amesha Spenta, gli spiriti che assistono Ahura Mazda, il signore saggio, il quale alla fine vincerà il conflitto cosmico. Ahriman è colui che ha portato il gelo nell’inverno, il calore nell’estate, ogni genere di malattie e di altre infermità per opporsi ad Ahura Mazda, e inoltre ha creato il drago Azi Dahaka, che ha portato la rovina nel mondo. Quando Ahura Mazda creò i cieli, Azi Dahaka saltò nel cielo come un serpente e formò i pianeti in opposizione alle stelle. Sia Ahriman che Ormuzd erano discendenti di Zurvan Akarana, il quale aveva fatto voto che il primogenito avrebbe governato come re. Allora Ahriman lacerò il ventre di sua madre, al che Zurvan dichiarò che questi avrebbe regnato soltanto per novemila anni, dopo di che il suo gemello avrebbe regnato al suo posto. L’arma principale di Ahriman era la concupiscenza, dalla quale sarebbe stato divorato tutto ciò che esisteva, perfino quello che lui stesso aveva creato. C’era anche una controparte femminile di Ahriman, di nome Az, e si diceva che quando Ahriman vide che l’uomo era virtuoso, svenne e restò svenuto per tremila anni, finché la “maledetta sgualdrina”, Jeh, lo ridestò e contaminò l’uomo con il suo spirito distruttore, introducendo in lui paura, gelosia, cupidigia e avidità. Ahriman vive nell’oscurità, in un luogo (l’inferno) in cui vanno dopo la loro morte tutti coloro che fanno del male; il suo simbolo è il serpente. È ciò che nella religione cristiana può essere chiamato Satana. Firdusi lo chiama anche Iblis.