Differenze tra le versioni di "Agrippiani"

Riga 32: Riga 32:
 
[[Categoria:Europa]]
 
[[Categoria:Europa]]
 
[[Categoria:Creature Fantastiche]]
 
[[Categoria:Creature Fantastiche]]
 +
[[Categoria:Umanoidi]]
 
[[Categoria:Popoli Favolosi]]
 
[[Categoria:Popoli Favolosi]]
 
[[Categoria:Sesso: Maschio]]
 
[[Categoria:Sesso: Maschio]]

Versione delle 10:50, 8 dic 2019

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
{{{consorte}}} {{{figlio}}}
[[{{{consorte1}}}]]
[[{{{consorte2}}}]]
[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Medievale
Continente: Europa
Area: -
Paese:
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Bestiari
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Creature Fantastiche
Sottotipologia: Umanoidi
Specificità: Popoli Favolosi
Subspecifica: [[:Elenchi:{{{sub}}}|{{{sub}}}]]
CARATTERI
Aspetto: Uomo-Animale
Indole: Benevola
Elemento: Terra
Habitat: -
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE


Fra i più curiosi popoli immaginari, sono caratterizzati dall'avere una testa di uccello, con un lunghissimo e tortuoso collo su un corpo umano. Li troviamo in testi medievali già a partire dal VII-VIII secolo , anche se inizialmente a queste caratteristiche si affianca la presenza di gambe smisuratamente lunghe (da due a quattro metri). Nelle Gesta Romanorum (cap. 175) diventano della «bella gente con collo, testa e becco di gru»; la citazione più famosa resta quella del romanzo del XII secolo Herzog Hemst von Schwaben, in cui si narrano le gesta del Duca Ernesto di Svevia. Tra le altre avventure vediamo l'eroe sbarcare nell'isola di Grippia, nella quale incontra il popolo mostruoso degli Agrippiani (che vengono così chiamati solo in questo romanzo, mentre negli scritti precedenti non sono contraddistinti da alcuna denominazione particolare). Essi hanno la testa ed il lunghissimo collo di uccelli, e precisamente gli uomini di gru e le donne di cigno. Si è avanzata l'ipotesi che l'idea di una simile popolazione sia nata da una deformazione dell'antichissima leggenda dei Pigmei e delle gru, fusi in un unico essere di statura normale.
Questo strano mostro viene ripreso in età rinascimentale come allegoria dell'uomo perfetto, un ibrido notevolmente più complesso del suo modello medievale, ma il cui tratto più caratterizzante resta la testa di uccello ed il lunghissimo collo, il quale è segno di riflessione, perché permette all'uomo di ponderare bene su ciò che deve dire prima che il suono arrivi ad uscire dalla bocca.