Differenze tra le versioni di "Agni"
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Versione delle 13:47, 16 giu 2013
Dio vedico del Fuoco, le cui origini si perdono nei culti preistorici del sole. È messaggero fra gli dèi e gli uomini, provvede a tutte le necessità degli esseri umani e fa giungere le offerte votive agli dèi attraverso le fiamme. Agni è molto nominato negli inni vedici, e Agnistoma, il «Sacrificio di Agni», è il più importante rito ariano-indù che da cinquemila anni a questa parte si celebra in onore del dio.
Nascita
Nel Rig-Veda V, Agni è nominato come figlio di Dyaus e di Prithivi. Secondo un mito arcaico, invece, il dio del Fuoco è stato generato dallo stropicciamento di due pezzi di legno e quindi dal conseguente processo infiammatorio che avrebbe poi divorato i genitori; per questo, Agni è divinità benigna ma anche maligna perché crea e distrugge. Moglie-sorella di Agni è Agnayi, che non ha culto.
Al dio del Fuoco vengono apparentati gli Angira e i Rishi, creatori della civiltà indo-ariana e primi cultori del fuoco sacro.
Epiteti
Agni è chiamato anche Pavaka (il Purificatore) e viene rappresentato a cavallo di un ariete, ha due teste coronate di fiamme, simboleggianti l'una il fuoco domestico e l'altra il fuoco dei sacrifici. Da Agni derivò il nome latino del fuoco, ossia Ignis. Altri nomi di Agni: Apam Napat (Figlio delle Acque), Vahni, Vaisvanara, Dhumaketu.