Abari (3)

Versione del 18 mar 2013 alle 15:57 di 79.27.12.158 (discussione) (Interpretazione)

Giovane guerriero rutulo dell'esercito di Turno, nella guerra contro Enea: fu uno dei 1.400 soldati che il re scelse per l'assedio alla cittadella nemica. Fu ucciso nel sonno da Eurialo.


 Eurialo non meno fa strage: anch'egli furibondo
s'infiamma e, dove trova, si sfoga su umili nemici senza nome,
Fado ed Erbeso, Reto, ed Abari, inconsci della morte.
Solo Reto vegliava e vedeva la strage; tremebondo
s'era nascosto dietro un grosso cratere; mentre si drizza
a pochi passi Eurialo in pieno petto gli immerge
la spada fino all'elsa; dalla mortale ferita la ritrasse.
Reto esala la vita con un fiotto di sangue e rigetta morendo,
misto a sangue, vino

(Virgilio, Eneide)

Interpretazione

Da un'analisa accurata del nono libro dell'Eneide, sembrerebbe che Abari non muoia all'istante. Nel passo che descrive il ritrovamento dei Rutuli uccisi nel sonno da Eurialo e Niso, si dice che alcuni di essi sono ancora vivi, benché ormai agonizzanti: i soldati in questione sono con ogni probabilità tre delle vittime di Eurialo, ovvero Abari, Erbeso, Fado, che il giovane troiano aveva assalito in maniera piuttosto goffa (il verbo è un generico subit); non la quarta, Reto, la cui anima Virgilio aveva già detto uscita dal corpo, né tantomeno i guerrieri sorpresi da Niso, tutti sgozzati o decapitati.

Bibliografia

Fonti Antiche