Tiresia
SCHEDA | |
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IDENTITÀ | |
Nome orig.: | - |
Altri nomi: | - |
Etimologia: | - |
Sesso: | Maschio |
Genitori: | [[]] e [[]] |
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LOCALIZZAZIONE | |
Sezione: | Mitologia Classica |
Continente: | Europa |
Area: | Mediterraneo |
Paese: | Grecia |
Regione: | [[{{{regione}}}]] |
Provincia: | [[{{{provincia}}}]] |
Città: | [[{{{citta}}}]] |
Origine: | Greci |
CLASSIFICAZIONE | |
Tipologia: | Semidèi |
Sottotipologia: | Eroi |
Specificità: | Eroi Classici |
Subspecifica: | - |
CARATTERI | |
Aspetto: | Antropomorfo |
Indole: | Benevola |
Elemento: | Terra |
Habitat: | - |
ATTRIBUTI | |
Fisici
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Animali
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Vegetali
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Minerali
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Alimenti
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Colori
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Numeri
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Armi
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Abbigliamento
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Altri
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Personaggi
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TEMATICHE | |
Metamorfosi Presagio Punizione Divina Longevità Accecamento |
Figlio del nobile Evereo e della ninfa Cariclo; fu un indovino tebano al quale vennero attribuite le più strane avventure. Un giorno mentre era sul monte Citerone gli capitò di vedere due serpi avvinghiate e uccidendo la femmina fu nello stesso punto mutato in donna e divenne una prostituta rinomata, sette anni dopo nello stesso punto gli capitò di uccidere il maschio di serpe e divenne nuovamente uomo. Dato che lui era stato sia uomo che donna, fu chiamato al cospetto di Era e di Zeus perché volevano sapere nell'amplesso amoroso chi godesse di più; e Tiresia sentenziò che fatte le parti del piacere amoroso pari a dieci, la donna ne riporta tre volte tre e l'uomo una sola. A questa sentenza Era si arrabbiò e tolse la vista a Tiresia, allora Zeus per compensarlo gli diede il dono della profezia e la capacità di capire il linguaggio degli uccelli. Altri affermano che fu Atena a togliergli la vista perché sorpresa da lui mentre si vestiva e che fu sempre Zeus a fargli dono del vaticinio.
Indice
MORTE[modifica]
Si conoscono due versioni sulla morte del veggente. Secondo quella più accreditata Tiresia, dopo la presa di Tebe da parte degli Epigoni, riuscì a fuggire dalla città con la figlia Manto, morendo per una congestione polmonare, dopo aver bevuto l'acqua freddissima di una fonte. L'altra versione afferma invece che padre e figlia furono fatti prigionieri ma poiché gli Epigoni avevano molto rispetto per loro li inviarono a Delfi; Tiresia morì durante il viaggio. Sembra che al momento del decesso fosse ultracentenario. Anche dopo la morte ottenne da Ade di conservare i suoi poteri e di potersene servire, infatti quando Ulisse evocò i defunti, l'ombra di Tiresia lo mise a conoscenza che Poseidone gli era ostile ma nonostante ciò egli sarebbe riuscito ugualmente a giungere ad Itaca.
Riferimenti letterari[modifica]
La figura di Tiresia nella letteratura postclassica[modifica]
- Dante, Commedia. Tiresia viene collocato insieme a sua figlia Manto nella quarta delle Malebolge infernali, quella in cui vengono puniti gli indovini.
- Thomas Stearn Eliot, The Waste Land (Terra desolata). Tiresia appare nella sezione intitolata Il sermone del fuoco.
- Guillaume Apollinaire, Le mammelle di Tiresia, opera teatrale.
BIBLIOGRAFIA[modifica]
Fonti Antiche[modifica]
- Apollodoro, Biblioteca, Epitome, 7
- Apollodoro, Biblioteca, II, 4
- Apollodoro, Biblioteca, III, 6
- Apollodoro, Biblioteca, III, 7
- Callimaco, Inno a Pallade
- Euripide, Le Baccanti
- Euripide, Le Fenicie
- Igino, Fabulae 125
- Igino, Fabulae 128
- Igino, Fabulae 67
- Igino, Fabulae 68
- Igino, Fabulae 75
- Omero, Odissea, Libro X
- Omero, Odissea, Libro XI
- Omero, Odissea, Libro XXIII
- Ovidio, Metamorfosi, Libro III
- Ovidio, Metamorfosi, Libro VI
- Pindaro, Istmiche, VII
- Sofocle, Antigone
- Sofocle, Edipo Re
- Teocrito, Idilli, XXIV - Il piccolo Eracle
Fonti Moderne[modifica]
Titolo | Autore | Anno |
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Dizionario di Mitologia | Ferrari, Anna | 1999 |
Dizionario di Mitologia Classica. Dèi, eroi, feste | Biondetti, Luisa | 1997 |